ARCIGAY: PLAUSO PER L’INIZIATIVA DEL COMUNE SULLA LEGGE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI PER ORIENTAMENTO SESSUALE

Perugia, 29/10/2007

ARCIGAY: PLAUSO PER L’INIZIATIVA DEL COMUNE SULLA LEGGE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI PER ORIENTAMENTO SESSUALE

Questo pomeriggio il Consiglio comunale di Perugia ha approvato con 27 voti a favore (2/3 dell’assemblea) il disegno di legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, da proporre al Consiglio regionale dell’Umbria. La proposta di legge contiene importanti norme per il superamento delle discriminazioni delle persone lesbiche, gay e transessuali nella quotidianità. In particolare si prevedono interventi in ambito formativo, lavorativo, nella pubblica amministrazione, nella sanità, nonché nell’accesso ai servizi turistici e commerciali. Una legge che segue di pochi giorni l’adesione del comune di Perugia a RE.A.DY, la rete delle amministrazioni locali contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, che raccoglie numerosi comuni, province e regioni impegnate nella lotta alle discriminazioni. «Due importanti segnali di attenzione da parte del comune di Perugia – commenta Stefano Bucaioni segretario di Arcigay Arcilesbica Perugia – che vanno nella giusta direzione e contribuiscono a far crescere una città ed una regione più inclusive e attente ai bisogni dei propri cittadini. Ancora una volta, non possiamo non sottolineare come il lavoro della consigliera comunale Maria Pia Serlupini, questa volta appoggiata da tutta la maggioranza, si stia dimostrando la punta di diamante di tutta la regione in tema di politiche sociali veramente inclusive e di lotta a tutte le discriminazioni. Per questo ringraziamo il suo prezioso impegno e la sua tenacia, che stanno segnando positivamente il progresso civile e sociale di un’intera regione.» La proposta di legge passa ora nelle mani del Consiglio regionale, al quale chiediamo a gran voce di non accantonarla, come già successo per il disegno di legge sulle unioni civili, ma di iniziare subito la discussione e portare la legge a rapida approvazione. L’Umbria è una delle poche regioni con uno Statuto avanzato in tema di diritti civili per lesbiche e gay, è giunto il momento di trasformare i valori ed i buoni propositi in leggi e decreti, che permettano ai cittadini di questa regione, siano essi omosessuali o eterosessuali, di vivere meglio nel rispetto di tutte e tutti. «Ci preme infine ricordare – conclude Stefano Bucaioni – che anche in questo caso il centro destra umbro si è dimostrato completamente assente ed è riuscito nell’ardua impresa di non un provvedimento che ha il solo obiettivo di eliminare discriminazioni ed ingiustizie. Ci chiediamo con quale coraggio.»

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