FAMILY DAY: UNA FESTA DELLE DISCRIMINAZIONI

Perugia, 09/05/2007

FAMILY DAY: UNA FESTA DELLE DISCRIMINAZIONI

Dopo le dichiarazioni dell’imam di Perugia, ora è la volta del rabbino capo di Roma. Riccardo Di Segni, ha invitato la comunità ebraica a prendere la parola contro il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e da Perugia gli fa eco il Forum delle associazioni familiari, che si compiace della presa di posizione e invita gli amici umbri di religione ebraica a partecipare insieme al Family day. Siamo alla Santa Alleanza omofobica. Uno scellerato fronte delle gerarchie cattolica, ebraica e islamica, che già nel 2005 impedì lo svolgimento del gay-pride mondiale (World Pride) a Gerusalemme e lo scorso anno ispirò il divieto di quello di Mosca. Orami è chiaro che il Family Day sarà la prima vera manifestazione contro i diritti di gay e lesbiche nel nostro paese, al di là degli ipocriti distinguo degli organizzatori. Una festa delle discriminazioni. Una manifestazione che, per le modalità, ricorda quelle organizzate dal centro-destra. Questa volta però sarà la Curia a pagare autobus e treni da tutta Italia, a riempire i cestini del pranzo di tanti cittadini e dotarli di magliette, bandiere e gadget. Ma sappiamo bene che all’interno della comunità ebraica, come in quella cattolica e islamica, anche nella nostra Perugia, esistono posizioni molto diverse, attente alle libertà e fortemente legate al principio del riconoscimento delle diversità: ci auguriamo che vengono alla luce. Come se non bastasse, arrivano puntuali anche le dichiarazioni del ministro per la famiglia “eterosessuale” Rosi Bindi, che annuncia l’esclusione delle associazioni gay e delle nuove famiglie dalla Conferenza di Firenze organizzata dal suo ministero. Evidentemente, Rosi Bindi vuole passare alla storia come il “ministro delle Discriminazioni”, ma la sua arrogante pretesa di piegare la realtà alla sua ideologia non potrà alterare la natura delle famiglie gay e lesbiche, oggi più che mai visibili e determinate nella richiesta di pari diritti”. Per rispondere a tutto ciò, il 12 maggio l’Omphalos insieme a tanti cittadine e cittadini che hanno ancora a cuore la laicità e i diritti civili, parteciperà all’iniziativa “Coraggio Laico“ di Piazza Navona, indetta da Radicali e SDI e di cui Arcigay e Arcilesbica sono fra i promotori.

OMPHALOS ARCIGAY ARCILESBICA PERUGIA