Perugia – Si chiude a Perugia la serie di eventi organizzati per la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime della transfobia (Transgender Day of Remebrance) dalle associazioni Omphalos di Perugia, Movimento Pansessuale di Siena e Chimera Arcobaleno di Arezzo.
Tre appuntamenti in tre diverse città del centro italia per parlare di vite ed esperienze trans, attraverso incontri, libri, film e documentari che hanno visto la partecipazione di Porpora Marcasciano, ex presidente del MIT (Movimento Identità Transessuale) e una delle voci più autorevoli del movimento LGBTI (lesbico, gay, bisessuale, trans* e intersex) italiano.
«Il lavoro sulle questioni legate all’identità di genere, alla tutela e ai diritti delle persone trans è un lavoro che impegna Omphalos ogni giorno – spiega Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – e che trova un momento di raccoglimento nel giorno del 20 Novembre: il Transgender Day of Remembrance, data dedicata al ricordo delle persone trans vittime dell’odio transfobico. Anche quest’anno la nostra associazione ricorderà questa importante data attraverso la proiezione di un bellissimo documentario, per lanciare un messaggio alla società e alle istituzioni, che spesso dimenticano o chiudono gli occhi di fronte alle forti discriminazioni che le persone trans subiscono ogni giorno».
La serie di eventi è partita lunedì 14 novembre nella città del Palio, dove Porpora Marcasciano è stata ospite di “RacconTi”, una conversazione a più voci condotta da Roberta Parigiani. Seconda tappa martedì 15 novembre ad Arezzo presso la Libreria La Feltrinelli Point dove si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro di Porpora Marcasciano “AntoloGaia – vivere sognando e non sognare di vivere: i miei anni Settanta”. Ultimo appuntamento proprio a Perugia, giovedì 24 novembre, ore 21.00 al Cinema Melis per la proiezione del docu-film “Una nobile rivoluzione” un ritratto appassionato e schietto di Marcella Di Folco: da Fellini ad attivista del Movimento italiano transessuali, alla presenza del regista Simone Cangelosi.
«Raccontare la vita di un attivista trans così importante come Marcella Di Folco ci permette di riflettere su quanto lavoro c’è ancora da fare – commenta Giuliano Foca, responsabile gruppo T* di Omphalos – purtroppo ancora oggi sono molte, troppe, le persone transessuali e transgender vittime del pregiudizio e dell’ignoranza che quotidianamente subiscono discriminazioni o violenze a causa della loro identità di genere, ritenuta “non conforme” in quanto scardina il rigido pensiero binario del genere».
Perugia, 21 novembre 2016
Ufficio Stampa Omphalos