OMOFOBIA A PERUGIA: I CASI ARRIVANO IN PARLAMENTO

Perugia, 09/03/2007

OMOFOBIA A PERUGIA: I CASI ARRIVANO IN PARLAMENTO

Dopo la lettera/denuncia della presidente Patrizia Stefani, pubblicata da diversi quotidiani locali, i casi di omofobia avvenuti negli ultimi mesi a Perugia arrivano alla Camera dei Deputati con un’interrogazione dell’onorevole Katia Bellillo. La parlamentare dei Comunisti Italiani, con la sua interrogazione, chiede al Ministero degli Interni di intervenire per tutelare la sicurezza dei cittadini omosessuali e dell’associazione Arcigay Arcilesbica Omphalos, unica realtà in Umbria che da oltre dieci anni si batte contro le discriminazioni e le violenze omofobiche. In seguito all’interrogazione parlamentare, la Questura di Perugia sta approfondendo le indagini sui fatti di aggressione avvenuti ad inizio febbraio all’esterno di un locale del centro storico e sugli episodi di intolleranza che hanno colpito la sede della nostra associazione. «Apprendiamo con piacere – dichiara Stefano Bucaioni, segretario dell’associazione – che la lettera/denuncia della nostra presidente non è caduta nel vuoto e che dopo l’eco mediatico si arrivi anche ad azioni concrete per la tutela e la sicurezza della comunità glbt umbra. L’intervento in parlamento dell’On. Bellillo insieme all’approvazione in commissione comunale del progetto di legge contro le discriminazioni presentato dalla consigliera Maria Pia Serlupini, sono segnali estremamente positivi che ci fanno sperare in un ritorno di Perugia nella lista delle città tolleranti ed inclusive dove le cittadine e i cittadini omosessuali possono vivere in tranquillità.» «Per quanto ci riguarda – continua Bucaioni – continueremo a vigilare e a denunciare episodi di intolleranza e di violenza ai danni delle persone omosessuali e a segnalare alle autorità competenti azioni e comportamenti fuori legge, come abbiamo fatto negli ultimi giorni con le affissioni abusive dei manifesti di Forza Nuova contro i PACS lungo le principali strade di Perugia. » «Purtroppo, la brutta piega che ha preso la discussione politica sui DiCo, che in questo periodo è al centro dell’attenzione di tv e giornali, ed in particolare certi interventi di chi si dichiara difensore della famiglia tradizionale e dei valori cattolici come il senatore Andreotti che paragona l’omosessualità alla pedofilia o come la senatrice Binetti che definisce le persone omosessuali come “deviati”, non fanno altro che alimentare il clima di intolleranza nei confronti di gay e lesbiche.»

OMPHALOS ARCIGAY ARCILESBICA PERUGIA