In un comunicato stampa reso recentemente pubblico dalla sezione perugina di Forza Nuova si contesta alla locale comunità omosessuale, di aver contribuito alla cancellazione del concerto che Elephant Man avrebbe dovuto tenere in una discoteca della città in aprile.
Nel comunicato i fascistelli perugini definiscono “sessualmente deviate” le persone omosessuali.
Deviati e frustrati sono probabilmente gli autori di quel comunicato che per di più dimostrano un’ignoranza della quale davvero vergognarsi se sono riusciti a lasciarsi sfuggire che da decenni l’Oms ha escluso l’omosessualità dalle malattie di ordine comportamentale e psichiatrico.
Invece essere fascisti, per quanto ne sappiamo, rimane un’inclinazione riprovevole della quale tutti quelli che hanno potuto studiare un po’ della storia recente del nostro Paese dovrebbero vergognarsi.
I ragazzi con la camicia nera ironizzano sul nome del cantante, quell’Elephant Man secondo loro nel mondo gay “se non è una descrizione è certo una provocazione”. Invece, guarda un po’ non ci importa che con quel nome d’arte si sia scelto di descrivere qualcuno o qualcosa e nemmeno che lo stesso sia funzionale a provocare reazioni di qualche tipo. Non ci interessa la zoofilia che invece, dato il taglio del comunicato di Forza Nuova, forse piace molto a loro.
In buona sostanza noi teniamo a sottolineare che le nostre reazioni al rischio che questo signore venisse a proporre a Perugia le sue canzoni sono state motivate dal contenuto dei versi che canta e non dal nome che porta. Un uomo che intona strofe chiaramente omofobiche, che incita alla violenza contro la persona omosessuale, che predica l’emarginazione del gay e della lesbica non solo merita di non cantare le sue cose a Perugia ma da nessuna parte dovrebbe trovare udienza.
I poveri diavoli di Forza Nuova non lo sanno perché probabilmente non sanno capire il senso delle cose che canta chiunque, concentrati come sono sulla loro tragica nostalgia di un tempo che non hanno conosciuto e del quale negano tutto il vero.
Tra l’altro Forza Nuova a Perugia è l’unico gruppo politico che non riesce proprio a rispettare le regole del comune convivere. Tutti notiamo con imbarazzante frequenza i loro manifesti imbrattare i muri di Perugia molto lontano dalle aree dedicate all’esposizione dei manifesti murari così da ottenere il doppio risultato di propagandare le proprie cose senza pagare la tassa obbligatoria per le pubbliche affissioni. Al di là dei contenuti che veicolano, (razzismo, omofobia e demagogia dalla facile presa), è davvero difficile avere a che fare con gente che non è in grado di rispettare le regole applicate a tutti.
Il Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos di Perugia intende far notare che l’omofobia è una malattia insopportabile, esattamente come il razzismo e loro sono affetti da entrambe queste antipatiche patologie. Dovrebbero non disperarsi perché, per quanto a loro non risulti, dall’una e dall’altra è possibile guarire anche se, certo, per farlo serve essere dotati di un po’ di cervello, di un minimo di senso critico e di moltissima ragionevolezza.
Noi naturalmente non ci illudiamo che i militanti di Forza Nuova ne siano dotati, ci limitiamo a sperarlo. E nel frattempo ci compiaciamo nel ricordare che alle scorse elezioni amministrative la lista di Riccardo Donti aveva incassato solo l’1,4% dei voti, che a Perugia si traduce in poche decine di schede. Il programma politico di Forza Nuova è inesistente, altro che “unica opposizione”, la violenza che anima i loro pensieri è invece perfettamente visibile. Ma la gente lo sa e li evita, i risultati elettorali lo dimostrano.
Comitato provinciale Arcigay
Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos Perugia
